L'ANGOLO DELLE PROPOSTE

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R: R: R: Aree cani

Beppe credo che la tua sia un'ottima idea, e vista la disponibilità di Eleonora, credo che le si possa lasciare carta bianca per provare a elaborare un documento in modo da poter poi promuovere l'iniziativa e coinvolgere più figure possibile al fine di ottenere risultati.
PRONTI...PARTENZA...VIA!!!!

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R: R: R: Aree cani

La burocrazia non è un'ostacolo, se ne hai voglia ci dai il tuo contatto così ci troviamo e ci diciamo qualcosa così mettiamo giù una proposta concreta.che ne pensate?

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rifiuti zero

In questi giorni sono venuto a conoscenza di questo interessantissimo progetto. Si chiama "rifiuti zero".
Il suo fondatore, Rossano Ercolini, ha di recente vinto il "premio ambientale Goldman", un importante riconoscimento internazionale. Più di cento comuni in italia hanno adottato questa proposta che appare davvero vantaggiosa. Vi lascio i "dieci passi verso rifiuti zero" ed il link del sito in attesa dei vostri commenti.

Separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

Raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.

Compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.

Riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

Riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.

Riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.

Tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.

Recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

Centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

Azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

https://www.rifiutizerocapannori.it/rifiutizero/

A voi

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Io propongo di non scappare

Il vero problema è la vicinanza con Torino. Mi è capitato (a Torino!) di conoscere molti vicini di casa, il rischio è quello di una città dormitorio. Non facciamo scappare le nostre risorse e usiamole qui!

Proposta: riprendiamoci gli spazi! Non vuol dire occupare, facciamo proposte per recuperare buona parte delle strutture pubbliche e portare avanti i valori indicati in questo sito anche off line! Zoe, i Punti Giovani, la Biblioteca, il Foro Boario sempre più chiusi che aperti!

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R: Io propongo di non scappare

Bravo Luciano,
il nostro comune ha un patrimonio immobiliare inutilizzato importante. Dovremmo preparare dei progetti su come ri-utilizzare questi ambienti. Pensiamo al centro Zoe, per esempio. è chiuso da qualche anno, con i riscaldamenti accesi e funzionanti, i servizi funzionanti, ma vuoto. Iniziamo da lì a progettare la Moncalieri di Domani.
Come si potrebbe fare per ridare ai giovani uno spazio dei giovani come Zoe?

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R: R: Io propongo di non scappare

Bravi ragazzi!
è sempre un peccato vedere spazi inutilizzati, soprattutto quando questi potrebbero essere centri ludico/culturali giovanili. Sarebbe grandioso, per esempio, avere a Moncalieri un centro sul modello della "casa del quartiere" di San Salvario, che è sede di diverse associazioni ricreative e intellettuali e che ha dato un impulso forte all'integrazione favorendo i rapporti sociali. Sarebbe anche un modo per allontanare i ragazzi dalla sedentarietà.
Il centro Zoe ha chiuso nella primavera 2011. Subito è stato promosso un bando per la concessione degli spazi che, però, non ha trovato risposte. Vi lascio il link di seguito:
https://www.comune.moncalieri.to.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1337
Mi informerò alla ricerca di notizie più aggiornate.

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R: R: R: Io propongo di non scappare

Guido, un'esempio della casa del quartiere come contenitore di associazioni è stata aperta in via Fiume 17 nel 2010. Non saprei dirvi quale associazioni abbiano ottenuto gli spazi, però sono principalmente associazioni di volontariato.
Sarebbe bello capire se è possibile fare una cosa simile nella palazzina di Zoe, questa volta focalizzandosi sui giovani. Vediamo se c'è qualcosa già in pista. Da parte mia mi impegno a chiedere delucidazioni ai miei "ganci" nel Palazzo comunale.

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Io propongo di non scapparet- centro zoe

Cari ragazzi,
ho appena letto sul Mercoledì che riapre il Centro Zoe con una struttura organizzativa e un calendario di attività simili a quello della precedente gestione.

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R: Io propongo di non scapparet- centro zoe

si ho visto, quindi si può dire che questa la questione "centro zoe" si è risolta in partenza. Vediamo magari se fosse possibile una qualche forma di compatibilità tra il centro e "generazione giovani"

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io propongo una città sostenibile

Io propongo una Moncalieri sostenibile, una Moncalieri dove la facciano da padrone piste ciclabili e opere pubbliche volte alla riduzione della CO2.
Io propongo una Moncalieri in cui:
1) i chilometri di piste ciclabili aumentino, per permettere a tutti coloro che non posseggono auto e/o che per non inquinare non la utilizzano, di muoversi in libertà e sicurezza. Può sembrare una proposta sciocca, lo riconosco, ma più piste ciclabili significa avere meno traffico, meno incidenti, meno emissioni di CO2, più sicurezza per gli utenti deboli della strada e soprattutto più lavoro perchè se si facesse una pista ciclabile in ogni strada o corso principale della nostra amata città si darebbe lavoro ad almeno un centinaio di persone.
2) una città che non depauperi il suolo pur di ricavare un paio di monetine dagli oneri di urbanizzazione. Il nostro territorio, sia di pianura che di collina, in questi anni è stato martoriato da una politica urbanistica poco attenta alla morfologia del nostro territorio. Ebbene, io penso che dobbiamo proporre un nuovo modo di vedere il suolo monacalierese, rispettoso anzitutto della morfologia (se dalla collina tolgo tonnellate di terra, prima o poi la collina collassa), dei corsi d'acqua che attraversano tutto il territorio comunale (corsi d'acqua piccoli e grandi spesso dimenticati, trascurati che invece andrebbero curati e puliti per evitare alluvioni e allagamenti che riguardano annualmente alcune zone della nostra città.
3) In ultimo propongo il finanziamento per l'insallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali. Molti edifici (dal palazzo comunale alle scuola) hanno la fortuna di trovarsi in posizioni ottimali per l'installazione di questi pannelli i quali, essendo fotovoltaici e non solari, catturano la luce anche in condizioni di nuvolosità. Questo permetterebbe alla città di risparmiare sulla corrente elettrica, ma anche di ricavare introiti dalla vendita dell'energia non consumata.
A mio avviso, la nostra Città ha bisogno di queste opere, come di tante altre, per rilanciare l'economia cittadina e ripianare la situazione finanziaria del nostro comune attualmente in sofferenza.

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